
Pubblicare immagini dei propri figli su Internet e condividerli con i social, il cosiddetto “sharenting”, è davvero sempre una buona decisione ? Si può essere certi che non possa provocare rabbia nei bambini e negli adolescenti che non hanno dato il loro consenso ?
Quando la Convenzione per bambini diventerà legge svedese l’anno prossimo, la protezione dei minori aumenta, il che a lungo termine può portare a nuove leggi che incidono su ciò che i genitori possono pubblicare su Internet.
La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia contiene 54 articoli e alcuni di questi affermano che i bambini hanno diritto alla propria privacy.
Da più parti si sostiene che i genitori violino la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia se pubblicano un’immagine dei loro figli e l’argomento è al centro di approfonditi studi.
I migliori interessi dei minori e la loro protezione debbono essere presi in considerazione c’è chi pensa che la Convenzione possa essere invocata in tribunale nel caso di “condivisione” indesiderata. Potrebbe farlo un papà che non condivide la scelta della mamma o chiunque sia al corrente del fatto che il minore non gradisce questa esposizione su Internet.
Anche se secondo alcuni non è auspicabile un divieto totale, giacchè sarebbe da ostacolo alla cultura online che esiste oggi, grazie a cui la gente racconta le proprie vite, chiedendo consigli e dando consigli ad altri, sarebbe importante che i genitori chiedano ai bambini prima di pubblicare una loro foto.
Se ancora i bambini non sono in grado di esprimersi, sarebbe saggio rispettare i loro tempi.
Infine sarebbe utile anche riflettere sui propri motivi che stanno alla base della pubblicazione dell’immagine dei propri figli.
I genitori nel solo Regno Unito pubblicano in media circa 1.500 foto dei loro figli prima di compiere cinque anni, secondo un sondaggio di Nominet, che è stato realizzato nel 2016 e Facebook è la piattaforma più comune su cui i genitori condividono le immagini dei bambini.
Un fenomeno quindi di vaste proporzioni su cui sarebbe meglio riflettere.