di Domenico Pancucci
Il tempio I cosiddetto dei Dioscuri, che in molte guide turistiche e manifesti pubblicitari simboleggia Agrigento, fa parte di una vasta area sacra ubicata nel settore orientale della collina dei templi.
Si tratta del più esteso santuario delle H Divinità ctonie finora messo in luce nell’area dell’antica Akragas.
Il sito del santuario conosciuto fin dal 1833, grazie agli scavi del Serradifalco che mise in luce le fondazioni del tempio c.d. dei Dioscuri, fu oggetto per tutto il XIX secolo di vari studi ed esplorazioni.
Di esso ebbero ad interessarsi, tra gli altri, il Cavallari, il Picone, lo Schubring, il Koldewey e il Puchstein. Negli anni 1927-1932, P. Marconi, cui si deve l’esplorazione di gran parte di Agrigento antica, condusse sul posto regolari campagne di scavo rimettendo in luce tutti i monumenti e dimostrando la pertinenza dell’intero complesso a Demetra e Kore»
L’area messa in luce dagli scavi di Marconi è costituita da una spianata vasta più di 8.000 m2, di forma pressoché rettangolare, estesa per un centinaio di metri in senso N-S e per circa 90 metri in senso E-O. I limiti sono costituiti: a Nord dal profondo burrone della kolymbethra; ad Ovest dall’antico muro di recinzione, di cui rimangono alcuni tratti, che isolava il santuario dallo spazio limitrofo con ogni verisimiglianza destinato a donari; a Sud dalla linea delle mura di fortificazione della città; ad Est, molto probabilmente, dalla strada, orientata in senso N-S, che ha origine dalla porta V.
All’interno dell’area così delimitata sono contenuti i resti di due edifici che, per la loro particolarità architettonica, furono definiti, dallo scavatore, temenoi o «recinti sacri», tre tempietti di tipo aptero; due fondazioni, forse appartenenti a templi peripteri; due templi dello stesso tipo, tra cui il già ricordato tempio I o dei Dioscuri, ed infine dodici altari di forma quadrata, rettangolare o circolare
Vedremo, qui di seguito, le caratteristiche dei «recinti sacri» analizzando i problemi ad essi connessi.
Il recinto n. 1, posto presso l’angolo NO del santuario, sul margine del burrone, ha la forma di un rettangolo vasto m. 15,52 x 11,50 ed è suddiviso all’interno in vari ambienti. All’esterno, presso l’angolo sud-orientale e quasi addossato all’edificio, si conserva un altare quadrato con cavità centrale.
Nulla si sa circa l’altezza della costruzione, giacché si conservano al massimo due assise di blocchi.
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