
Il convento del Carmine sorse nel Rabato – scrive Alessandro Giuliana Alaimo – “i carmelitani trasferitesi dall’Asia minore in Sicilia sotto la scorta di Sant’Angelo, ebbero il loro primo luogo nell’isola nella città di Agrigento, dove nel sobborgo occidentale venne costruito per loro un degno convento… Fabbricato a spese dei Chiaramonte”. Successivamente però troviamo che nel 1616 venne concessa agli stessi padri carmelitani la licenza di “riedificare il loro convento già distrutto presso la chiesa di Maria Santissima della catena fuori da la città”. Il convento venne abbandonato nel 1863 e successivamente divenne posto militare ma fu poi demolito perché la costruzione della vicina rete ferroviaria provocò molte gravi lesioni al fabbricato.