La chiesetta di San Giorgio degli Oblati, ad Agrigento, è stata edificata molto probabilmente nel secolo XIII ed ha avuto alterne vicende.
Le fonti la indicano come “Chiesa normanna” e qualche studioso ritiene che sia stata eretta al tempo dell’avvento dei Normanni ad Agrigento. Furono i cavalieri normanni, infatti, ad introdurre in Sicilia il culto per San Giorgio. Già nel secolo XIV era stata abbandonata ed oggi possiamo ammirarne soprattutto la facciata, assai corrosa dal tempo e per l’incuria degli uomini. In tempi recenti è stata adibita persino a palestra e a magazzino.
La sua importanza artistica è legata al suo portale di ricercato stile chiaramontano con archivolti che, anche se in pessimo stato, lasciano individuare con quanta abilità le operose maestranze locali del tempo hanno curato il merletto a zig zag che caratterizza l’opera. Esso è assai simile al portale della Chiesa di Santo Spirito.
Venne incorporata nel 1752 all’Istituto fondato da monsignor Gioeni per l’educazione e l’istruzione dei fanciulli orfani e poveri.
L’interno è praticamente privo di qualche importanza artistica. La chiesa comunque rappresenta una delle testimonianze più importanti dell’arte medievale agrigentina. Probabilmente la sua storia è anche legata alla presenza dei canonici regolari di San Giorgio che risiedevano a cinque chilometri da Agrigento e curarono sino al 1626 il tempio dedicato alla Madonna di Monserrato.
Elio Di Bella
