Sulla data di fondazione di Akragas gli stessi storici ed archeologi sono piuttosto incerti.
Tucidide dice (Lib. VI) che è stata fondata da una colonia venuta da Gela, 108 anni dopo la nascita della medesima, calcolo che ci porta al secondo anno della XLIX olimpiade, ossia il 582 a.C.
Questo insigne storico greco è però il solo che assegna con precisione questa data; non la da, ad esempio, Eusebio, (Chronic. lib. II) che mette l’inizio del regno di Falaride al secondo anno della XXXIII olimpiade, 68 anni prima della fondazione di Akragas; calcolo evidentemente falso.
L’epoca a cui invece lo scolaste di Pindaro, Demetrio Triclino, (ad Olimpic. od. II v.166) assegna la fondazione di Agrigento si discosta di pochi anni dal calcolo di Tucidide. Riporta infatti la notizia secondo cui Terone vinse ai giochi Olimpici 100 anni dopo la fondazione di Akragas. Se consideriamo che il tiranno agrigentino conseguì quel successo nel 476-475 a.C., la data proposta per la fondazione di Akragas dallo scoliaste di Pindaro dovrebbe essere l’anno 476 a.C.
Lo stesso Pindaro sembra avvicinarsi anche lui a tali considerazioni, giacché indica fra la vittoria riportata da Terone ai giochi olimpici della LXXVII olimpiade e la fondazione di Akragas un intervallo di tempo di cento anni.
Sul fatto che Akragas sia stata colonia di Gela, oltre a Tucidide, lo sostengono Scinno da Chio e Artemone di Pergamo. Polibio ci ha lasciato una descrizione dettagliata della città di Akragas, ribadendo che è stata fondata da Rodi, e i Gelesi erano di rodia origine. Pur non di meno lo scoliaste di Pindaro riporta un’altra tradizione, secondo la quale una porzione della colonia che fondò Gela si sarebbe stabilita nella stessa epoca nel territorio di Akragas, ma tale congettura è formalmente smentita soprattutto da Tucidide.
Dobbiamo infine ricordare che anche Timeo sostiene che gli Emmenidi, che furono tra i primi fondatori di Akragas, provenivano direttamente da Rodi e che pertanto la colonia agrigentina dovrebbe essere più correttamente ritenuta di origine geloo-rodia. La novella Akragas occupò un territorio molto vasta e ben posizionato, confinante a nord con quello che era sotto il predominio della potente città di Imera e a sud-est e nord-ovest con i territori della madre patria Gela e di Selinunte.
Elio Di Bella