
Nelle catacombe dette Grotte dei Fragapane è stato eseguito un piccolo scavo a nord della rotonda settentrionale, ossia nell’unica parte rimasta da esplorare, per risolvere il problema dell’accesso primitivo. Immediatamente a ridosso alla rotonda suddetta (che è la rotonda A della pianta del Fiihrer) è comparso il ricercato ingresso, con stipiti, soglia ed incavi per collocarvi spranghe di chiusura. L’importanza del rinvenimento è data dal fatto che di nessuna delle catacombe romane è conservato l’ ingresso originario. Al di là dell’ingresso — e quindi fuori della catacomba — è stata rinvenuta una camera sepolcrale, che oltre a due tombe a cassa ed una a forma rinvenuta intatta, aveva un loculo: forma sepolcrale assai rara in Sicilia. Nella stessa camera, forse proveniente attraverso la frana del cimitero all’aperto, fu rinvenuto un frammento di iscrizione sepolcrale greca di età tarda.
Entro il giardino della Villa Aurea sono state scoperte, oltre alle numerose già conosciute, altre tombe del vasto cimitero bizantino che si estendeva sulla spianata rocciosa sopra le mura tra il Tempio c. d. di Giunone e quello di Ercole; è stata presa una dettagliata planimetria del complesso ed è stato deciso di conservare allo scoperto un gruppo di esse.
