Fazello in “De rebus siculis decades duo” (1558) scrive su Agrigento:
“Dopo un principio piccolo, crebbe tanto per la grandezza del terreno e per la vicinanza di Cartagine che ella non cedeva in cosa alcuna o vuoi di pace o vuoi di guerra a qualsivoglia città di Sicilia, ma neanche a qualsiasi d’Italia… Gli agrigentini facevano così gran guadagni che essi diedero alla lor città quell’ornamento, quella riputazione e gloria che ebbe da poi”