La Rupe Atenea ,situata nei pressi della periferia orientale di Agrigento, è certamente uno dei luoghi più suggestivi dell’agrigentino ed è anche un’ area, naturalisticamente parlando, di grande interesse.
La Rupe é costituita da ima muraglia di roccia sedimentaria la cui altezza oscilla dai dieci a trenta metri. La parte sommitale della Rupe è accidentata e a forte pendio; in questa zona, a causa della scarsità di terra e dei forti venti, troviamo una vegetazione rada costituita da essenze della gariga mediterranea e da licheni crostosi.
Tra le specie vegetali più interessanti si segnalano: la palma nana, l’euforbia, il timo ,l’asfodelo, l’ anemone, l’iris.
Nella valle sottostante vegetano vetusti mandorli che crescono fra i numerosi macigni staccatisi dalle pareti.
La valle è stata massicciamente rimboschita dall’Ispettorato Forestale con: eucalipti, acacie, mioperi e pini d’Aleppo.
La roccia della Rupe é stata modellata dal vento e dalle acque meteoriche che hanno creato forme bizzarre e fantastiche.
Uno degli aspetti più singolari è il colore cangiante delle sue rocce, che a seconda delle varie fasi del giorno, assume diverse tonalità.
Fossili di molluschi sono presenti in enormi quantità nella roccia.
La Rupe ospita tracce di insediamenti greci del periodo arcaico.
Il più importante dei siti archeologici è il “Santuario rupestre” che risale al VII0 secolo a.C.
Nel territorio della Rupe vivono circa cinquanta specie animàli.
E’ utile ricordare che molte di esse non sono facilmente visibili per varie cause (abitudini, periodi di avvistamento, rarità, difficoltà di accesso ad alcune aree).
Antonio Vanadia