Comechè la storia ricordi la famosa città di Agragas dai Romani appellata Agrigentum, qual una delle più ricche e più popolose, che negli andati tempi fiorissero nella Sicilia; pure l’origine di lei, siccome delle antichissime città di sovente si osserva, trovasi avvolta nelle tenebre de’ secoli.
I Greci , la cui fervida immaginazione spaziavasi ne’ sogni misteriosi della favola , attribuirono ad Agragante , figliuolo di Giove e della ninfa Asterope, l’onore di aver dato principio alla nostra città . Essendo però nostro ufficio il seguire la storia, ci studieremo, senza intertenerci gran fatto in simiglianti novelle , di raccorre quanto intorno alla di lei origine , gli scrittori di maggior grido ci conservarono.
Narra Tucidide come Antifemo da Rodi ed Entimo cretese, conduttori di due colonie, 45 anni dopo i primordi di Siracusa, fondassero Gela nella spiaggia meridionale dell’isola nostra. Egli soggiunge, che 108 anni dopo nell’anno terzo dell’Olimp. XLIX, Aristinoo e Pistillo insieme ad una colonia di Geloi recaronsi ad abitare presso il fiume Agragas, da cui poscia derivò il nome alla città, ch’ eglino a dimora prescelsero (4). Polibio però attribuisce ai godi l’avvenimento medesimo
Or sebbene a prima vista sembrino discordanti le sentenze di sì gravi scrittori; pure considerando, che la stessa Gela doveva in parte la sua origine alla colonia venuta da Rodi con Antifemo, si scorgerà facilmente com’essi convengano nella cosa medesima; se non che piacque a Polibio ricordare i fondatori della nostra città col nome del paese , da cui primordialmente derivavano , mentre Tucidide più esattamente designolli con 1′ altro della contrada d’onde erano ultimamente venuti.
Ricavasi da un passo di Diodoro, che, prima dell’arrivo de’ Geloi, esistesse nel sito della novella Agragante la munitissima Camico; opera di Dedalo e sede di Cocalo re de’ Sicani. Ed il Padre Pancrazi di ciò, nelle sue Antichità Siciliane, giovandosi , va con ottime ragioni argomentando, contro l’opposta sentenza del Cluverio, che i Geloi, anziché dar principio ad una novella città, attendessero soltanto ad ampliare quella preesistente , la quale essendo già fortissima per natura e per arte, divenne allora la cittadella del loro nuovo stabilimento. E a dir vero le parole medesime di Tucidide sembrano indicare la di lei preesistenza; imperciocchè egli , riportando questo fatto , fa uso della parola **laccio incoluerant, e non già dell’altra exríoacy condiderunt, la quale, per esprimere l’ innalzamento di una città dell’ intutto nuova, saria stata certamente con maggior convenienza adoperata .
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