
Correva l’anno 1879 e nella citta di Girgenti (oggi Agrigento), ieri come oggi, uno degli argomenti all’ordine del giorno era la sete.
La città non era ancora fornita di una rete idrica.
Nella primavera del 1879, il 24 aprili, in consiglio comunale viene presentata la mozione del consigliere N. Garofalo con cui si chiede all’amministrazione di avviare al più presto i lavori per completare la rete che conduce le acque di Racalmari in città, facendola arrivare in ogni casa.
Di Racalmari si era già cominciato a discutere nel 1847 durante la visita del re Ferdinando II di Borbone a Girgenti.
Già dal 1864 si erano poste le condizioni dell’appalto per la conduttura a Girgenti delle acque di Racalmari con la ditta di Giovanni Battista Borgetti e il 27 novembre 1865 venne effettuato il collaudo dell’opera.
Nello stesso anno ad Agrigento i pittori Luigi Sacco e Antonio Tavella di Milano e Giuseppe Belloni lavorano agli affreschi del nascente teatro comunale dentro il palazzo del Municipio. Si devono a loro le decorazione di diversi parti interne, tra cui il soffitto ed il frontale dei palchi, ed il sipario che mostrava una splendida decorazione che aveva come soggetto l’atleta akragantino Esseneto che ritorna vincitore da Elea.
sipario teatro pirandello
L’amministrazione comunale con una delibera di giunta il 19 settembre ratifica la decisione di provvedere all’illuminazione a gas notturna della borgata di Montaperto che va diventando sempre più popolata.
L’amministrazione è guidata in quell’anno dal commendatore Emanuele Sileci. Prefetto era A. Gentile e il deputato al

parlamento per il collegio di Girgenti era Luigi La Porta, che è in carica dal 1860 quando venne indicato agli elettori agrigentini dallo stesso Giuseppe Garibaldi.
p.s. i lettori che vogliono integrare queste note del diario agrigentino sull’anno 1879 possono inviare i loro testi a eliodibella@libero.it
Elio Di Bella