Inaugurato nel 1858 per divenire ospizio per gli anziani della città, l’attuale palazzo che ospita da tempo gli uffici della Prefettura e dal 31 agosto del 1869, giorno nel quale si riunì nell’aula consiliare il Consorzio delle Provincie siciliane, è diventato anche sede degli uffici della provincia di Agrigento.
Tutto ciò a seguito della decisione dei garibaldini di requisire il palazzo e destinarlo a sede del primo governatore della città dopo la caduta del governo borbonico e l’annessione all’Italia.
Ha ospitato nel tempo diversi uffici pubblici, tra cui anche l’archivio notarile. Si affaccia nell’attuale piazza Vittorio Emanuele, nei pressi dell’antico ingresso della città, la Porta di Ponte.
L’edificio si contraddistingue per un possente ingresso delimitato da due colonne, e da due eleganti balconi su entrambe le facciate. Al suo interno è posto l’antica Pala di San Domenico e la Pala dell’incoronazione della Vergine tra i santi, risalenti al XVII secolo.