• Menu
  • Skip to right header navigation
  • Passa al contenuto principale
  • Passa al piè di pagina

Before Header

Agrigento Ieri e Oggi

Header Right

  • Home
  • In 5 Minuti
  • Agrigento Racconta
  • Attualità
  • Storia Agrigento
  • Storia Comuni
  • Storia Sicilia
  • Storia Italiana
  • Storia Agrigento
  • Storia Comuni
  • Storia Sicilia
  • Storia Italiana

Header Right

  • Home
  • In 5 Minuti
  • Agrigento Racconta
  • Attualità
copertina sul bandito giuliano dell'illustrazione italiana

Briganti, Mafia, Camorra dall’Ottocento ad oggi

3 Gennaio 2017 //  by Elio Di Bella

copertina sul bandito giuliano dell'illustrazione italiana
copertina sul bandito giuliano dell’illustrazione italiana

Il fascino e la grande popolarità che i “briganti” hanno sempre avuto tra la gente comune e, in parallelo, l’odio feroce che l’ “ordine costituito” ha loro manife­stato, sono state ampiamente documentate con tutti i mezzi espressivi possibili. Dai tempi di Ghino di Tacco (celebrato persino da Dante e Boccaccio) a quelli di Mayno della Spinetta, moltissimi briganti sono tuttora personaggi popolari amatissimi e metafore in qualche modo della lotta contro il potere, del riscatto o del riottenimento di una giustizia più vera. Difensori dei deboli contro i forti, una volta tanto vincenti. Perfino i mai esistiti Robin Hood, Zorro e Lupin go­dono di una fama planetaria a testimoniare anche la non esclusiva italianità del fenomeno.

Ulteriore prova ne è la popolarità autentica e l’immagine positiva che perdurò fino all’ultimo conflitto mondiale, in particolare nell’Italia centro-meridiona­le di tanti capi-banda o singoli banditi, mentre per contro i nomi dei loro più feroci repressori (Cialdini, Manhes, ecc.) sono invece caduti in un oblio totale. Lasciamoli pure lì anche noi che non condividiamo per nulla il fascino che paiono avere oggi su molta parte dell’opinione pubblica, “sbirri” vari, giudici e giustizialisti forsennati di varia estrazione. Forse però ciò significa solamente che crediamo di più nella giustizia, che siamo quindi migliorati. Forse.

Dall’800 ad oggi l’alone di romanticismo e quasi un senso eroico aleggia, local­mente in particolare, sui nomi di briganti famosi. Un’aura di leggenda e positivi­tà circonda in Romagna il Passatore, in Maremma Tiburzi e, più a sud, Gasbar-rone, Nicola Morra, Carmine Crocco, Ninco Nanco, Chiavone, Fra Diavolo, ecc. ecc. Musolino poi è ancora ricordato, in “quel” modo, in tutta Italia.

Il brigantaggio è stato sempre un fenomeno complesso, politico e sociale insieme, prima ancora che d’ordine pubblico. Non esiste una differenziazione netta e precisa tra i due termini ed anzi l’uno inevitabilmente influenza l’altro e viceversa. La miseria, la giustizia quasi mai giusta, i soprusi dei signorotti locali e, con il Regno d’Italia, la coscrizione obbligatoria, lo favorirono indubbiamente come fenomeno, anche, di massa.

Senza scomodare Gramsci e la sua ben nota analisi, esclusivamente sociale ed assolutoria, è certo comunque che quel periodo nel nostro sud è oggi oggetto di una revisione critica profonda. Si sta forse esagerando nel “beatificare” in chiave di orgoglio localistico troppi assassini, ma sono storicamente accertati ed indubbi anche i comportamenti criminali delle istituzioni. Non vorremmo allar­garci troppo, ma qualcosa di simile, più a nord, localmente ed episodicamente, è accaduto cento anni dopo.

PER CONTINUARE LA LETTURA SCARICA IL PDF

briganti

Categoria: AttualitàTag: brigantaggio, camorra, mafia

Post precedente: « Agrigento Cartoline del Ventennio Fascista
Post successivo: AGRIGENTO SAGRA DEL MANDORLO IN FIORE 1957.VIDEO INGLESE »

Footer

Copyright

I contenuti presenti sul sito agrigentoierieoggi.it, dei quali il Prof. Elio di Bella è autore, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti perché appartenenti all’autore stesso. È vietata la copia e la riproduzione dei contenuti in qualsiasi modo o forma. È vietata la pubblicazione e la redistribuzione dei contenuti non autorizzata espressamente dall’autore.

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001.

Privacy

Questo blog rispetta la normativa vigente in fatto di Privacy e Cookie . Tutta la docvumentazione e i modi di raccolta e sicurezza possono essere visionati nella nostra Privacy Policy

Privacy Policy     Cookie Policy

Copyright © 2023 Agrigento Ieri e Oggi · All Rights Reserved