Numerose sono le testimonianze dell’attiva partecipazione della Sicilia ai grandi agoni panellenici, durante i quali la bravura degli atleti agrigentini venne premiata per cinque volte.
Primo vincitore fu Esseneto, nel 496 a.C.: figlio di Empedocle, altro atleta che nella stessa Olimpiade vinse la corsa dei cavalli. Nel 476 a.C., la vittoria spettò al tiranno Terone; allo stesso tempo, il fratello Senocrate vinse la corsa di cavalli a Delfi. Ultimo vincitore fu un altro Esseneto, che vinse per ben due volte nella corsa dello “stadio” nella novantunesima e novantaduesima edizione delle Olimpiadi.
Le Olimpiadi greche prevedevano il superamento di molte prov,e che possono essere raggruppate in quattro categorie: le gare di corsa, gare di combattimento, gare ippiche e gare di fiato. All’interno di queste categorie vi sono numerevoli prove.
GARE DI CORSA
Corsa stadio: il nome deriva dallo stadion, una misura di lunghezza che equivale a circa 192,27m. Questa prova fu introdotta nel 776 a.C. Gli atleti venivano allineati lungo l’halbis, una lastra in pietra che definiva la linea di partenza. Non esistevano corsie e si sfidavano contemporaneamente quattro atleti. Il vincitore passava al turno successivo.
Diaulo:consiste in un doppio stadio, quindi circa 384,5 m. Introdotta nel 724 a.C., anche questa prova prevedeva quattro atleti, con il solo vincitore ammesso al turno successivo.
Dolico: corsa a lunga distanza di circa 4615 m, introdotta nella quindicesima Olimpiade, nel 720 a. C.
Corsa degli Opliti: corsa di soldati armati, introdotta nel 520 a.C. con un percorso lungo 384,5 m.
Pentathlon: comparve nei giochi della diciottesima edizione e si tratta della gara più complessa. Composta da cinque prove quali corsa, salto in lungo, lancio del giavellotto, lancio del disco e lotta.
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GARE DI COMBATTIMENTO
Lotta: introdotta nel 708 a.C. Gli atleti si affrontavano in una fossa di sabbia chiamata skamma, senza distinzione di peso. Gli incontri duravano anche più di una giornata e un concorrente veniva dichiarato sconfitto dopo aver toccato terra con una spalla o con un fianco.
Pugilato: fece il suo debutto nel 688 a.C. I concorrenti indossavano guantoni rigidi in cuoio, detti imanti, che bloccavano in un tutto unico quattro dita. I combattimenti si concludevano per resa di uno degli atleti o per atterramento, senza limite di tempo.
Pancrazio: introdotta nel 648 a.C., il nome deriva da pankratòs, “con tutte le forze”, ed era un misto di lotta e pugilato.
GARE IPPICHE
La vittoria nelle prove ippiche veniva attribuita al proprietario della scuderia dalla quale i cavalli provenivano.
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