Lo Storico greco siciliano Timeo (n. 356 a. C. circa – m. 260 a. C. circa) narra che una sera, in una villa di Agrigento, si bevve così tanto che a un certo punto gli invitati pensarono di trovarsi a bordo di una nave in balia della tempesta.
Presi dal panico, iniziarono a gettare i mobili fuori dalle finestre, nella speranza di alleggerire il carico e rimanere a galla.
Quando le autorità giunsero sul posto per ristabilire l’ordine, i festaioli, ancora storditi dall’alcol (e probabilmente anche da altre sostanze stupefacenti), le scambiarono per divinità marine.
Dopo un breve colloquio promisero quindi di dedicare loro altari votivi se fossero riusciti a raggiungere un porto sicuro.
Per questo motivo da quel giorno la villa venne rinominata “Triremi”.