• Menu
  • Skip to right header navigation
  • Passa al contenuto principale
  • Passa al piè di pagina

Before Header

Agrigento Ieri e Oggi

Header Right

  • Home
  • In 5 Minuti
  • Agrigento Racconta
  • Attualità
  • Storia Agrigento
  • Storia Comuni
  • Storia Sicilia
  • Storia Italiana
  • Storia Agrigento
  • Storia Comuni
  • Storia Sicilia
  • Storia Italiana

Header Right

  • Home
  • In 5 Minuti
  • Agrigento Racconta
  • Attualità
michele lizzi

Agrigento non ricorda Michele Lizzi nel cinquantesimo anniversario della sua morte

31 Marzo 2022 //  by Elio Di Bella

Nessuna celebrazione è stata organizzata ad Agrigento per ricordare il più grande dei musicisti agrigentini, il compositore Michele Lizzi. Neppure l’amministrazione comunale ha pensato di promuovere la commemorazione dell’illustre agrigentino. Una città, quella di Agrigento che fa a pezzi la sua memoria storica e non ha una classe dirigente attenta a questi importanti eventi.

    Compositore agrigentino, Michele Lizzi nato il 5 settembre 1915. Nacque in una famiglia di valenti musicisti. Venne avviato agli studi dal padre Virgilio, che era stato un discreto compositore.

    Frequentò il conservatorio di Santa Cecilia in Roma. Ottenuta nel 1939 la cattedra di musica e canto poté finalmente farsi apprezzare già nel mondo della scuola e nella sua città per le sue notevoli doti. Ma solo nel secondo dopoguerra le porte del successo gli si spalancarono.

    Insegnò nel 1955 al Conservatorio di San Pietro alla Maiella in Napoli, città che gli tributò molti riconoscimenti e dove compose la sua prima opera lirica, “Pantea”, che venne successivamente rappresentata al Teatro Massimo di Palermo la sera del 5 aprile 1956 e trasmessa anche dalla televisione italiana qualche anno dopo.

    Nel 1964 venne eseguito un altro successo del Lizzi, l’opera “L’amore di Galatea”, di cui il premio Nobel Salvatore Quasimodo scrisse il libretto. Del 1971 è ” La sagra del Signore della Nave”, tratta dalla omonima opera pirandelliana, con la scenografia di Renato Guttuso.

    Lizzi vanta numerose altre composizioni ed ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti sino a pochi mesi prima dalla morte, avvenuta il 31 marzo 1972.

Categoria: Cultura, In 5 MinutiTag: agrigento, michele lizzi, musica, storia della musica

Post precedente: « LE VIE DEI TESORI. Festival di primavera a SCIACCA
Post successivo: “L’arte della salvezza”, il nuovo libro del giornalista agrigentino Carmelo Sardo. La presentazione a Palma di Montechiaro l’otto aprile »

Footer

Copyright

I contenuti presenti sul sito agrigentoierieoggi.it, dei quali il Prof. Elio di Bella è autore, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti perché appartenenti all’autore stesso. È vietata la copia e la riproduzione dei contenuti in qualsiasi modo o forma. È vietata la pubblicazione e la redistribuzione dei contenuti non autorizzata espressamente dall’autore.

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001.

Privacy

Questo blog rispetta la normativa vigente in fatto di Privacy e Cookie . Tutta la docvumentazione e i modi di raccolta e sicurezza possono essere visionati nella nostra Privacy Policy

Privacy Policy     Cookie Policy

Copyright © 2023 Agrigento Ieri e Oggi · All Rights Reserved