Due giovani ad Agrigento si voltano per guardare una ragazza che cammina in strada.
La fotografia venne scattata da Sansone alla fine degli anni Cinquanta e venne probabilmente ispirata da due famose immagini precedentemente realizzate a Firenze e Milano da Ruth Orkin e
Mario De Biase.
Lo scatto riproposto da ReportageSicilia è tratto dall’opera “Sicilia”, collana “tuttitalia” edita nel 1962 da G.C.Sansoni ed Istituto Geografico De Agostini
La fotografia scattata ad Agrigento e riproposta in questo post da ReportageSicilia risale alla metà degli anni Cinquanta: ritrae la scena di due ragazzi che si voltano al passaggio di una ragazza che accompagna due donne più anziane, probabilmente la madre e quella che potrebbe essere una zia o una nonna. L’immagine, attribuita a Sansone e pubblicata nell’opera “Sicilia” della collana “tuttitalia”, edita nel 1962 da G.C. Sansoni ed Istituto Geografico De Agostini, venne probabilmente ispirata da due note immagini realizzate in quegli anni a Firenze e Milano. In entrambe, un gruppo di uomini si sofferma a guardare con occhio avido e morboso il passaggio di una donna.
L’anonima ragazza agrigentina, sembra quasi essere scortata dalle più anziane donne della famiglia; i due ragazzi che si voltano per guardarla sorridono senza quella ostentata e collettiva malizia che si coglie negli sguardi degli uomini a Firenze e Milano.
“Una lunga e sinuosa arteria attraversa obliquamente la città, concentrando qui il commercio e tutto il movimento, la via Atenea. Davanti ai caffè, alle botteghe di barbiere – si legge nel saggio intitolato “Sicilia”, edito nel 1956 da Edizioni Salvatore Sciascia – i giovani commentano le notizie sportive, parlano dell’ultimo film di Rossellini o ammutoliscono al passaggio di una bella ragazza che, con gli occhi bassi, accompagna la madre. I notabili discutono di politica, le massaie corrono per le compere. Tutti si conoscono, si salutano festosamente, si abbordano in cerca degli ultimi pettegolezzi, si guardano, senza averne l’aria, a vicenda studiandosi. Anche lo straniero di passaggio è subito notato ed ogni richiesta di indicazione viene soddisfatta con estrema gentilezza…”.
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