Agrigento – Quartiere Vallicaldi a monte della via Empedocle. Anni ’30
Vallicaldi rappresentava, insieme a “Terra Vecchia”, fino a circa 40 anni fa, l’emblema dello schema urbanistico ricorrente nel tessuto urbano della vecchia Girgenti.
Prevalentemente costituita da una struttura edilizia residenziale arricchita dalla presenza di numerosi palazzi con evidenti chiazze barocche sui loro prospetti, Vallicaldi era composta da agglomerati dal perimetro irregolare, di spessore variabile altri fino a 3 piani, solcati da una trama di cortili o di ripidi vicoli. Due grandi conventi, Sant’Anna e San Francesco, occupavano la zona attorniati da botteghe artigiane, soprattutto maniscalchi, essendo quella la zona di ingresso alle campagne e di servizio alle grandi mura Chiaramontane.
Il quartiere comincia ad avere piena realizzazione nel XV secolo con il re Aragonese Alfonso il Magnanimo. Questi promulgò le Prammatiche che misero ordine in campo urbanistico. Poco più a nord si diede inizio alla costruzione della cosiddetta Casa Comunale.
Nel XVII secolo limitati interventi di demolizione favorirono il crearsi un sistema di cortili attorno ad una grande piazza da adibire a fiere e mercati pubblici: Nasce Piazza Ravanusella. Fra Simone Mancuso edificò la chiesa dell’Assunta in quel periodo.
A quel punto la ricchezza degli scambi fece si che anche borghesi e contadini migliorassero la loro condizione. Nel 1879 si insediò, non molto lontano da palazzo Caruso, il Barone Genuardi che fece costruire un palazzo finemente arredato e corredato anche se esteriormente poco appariscente. La zona, nella quale è sito anche palazzo Vella ospitava artisti, scienziati e scrittori, persino politici ed ecclesiastici. Di fatto il salotto buono della città.
Non molto lontano ebbe dimora un altro uomo che ebbe per le cose patrie un alto culto: Giuseppe Picone. Vi era pure il casino dei nobili prima che fosse edificato il Circolo Empedocleo. La zona fu così di interesse che Antonino la Lumia si fece dare concessione nel 1862 per costruire l’emiciclo di case che ancora sovrasta Ravanusella.
L’arteria principale è intitolata a Nicolò Gallo, vera gloria di Girgenti. Avvocato valoroso, consigliere comunale, assessore e padre del movimento cattolico agrigentino, quindi della deputazione agrigentina essendo stato il primo rappresentante eletto del nascente Regno d’Italia.
Purtroppo il fascino di questa zona non è stato mai riconosciuto dai più.
Simone Cucchiara