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Agrigento: correva l’anno 1895

26 Aprile 2015 //  by Elio Di Bella

girgenti 1891

La  città di  Agrigento   (o   meglio   dire Girgenti,giacchè  questo  è stato il suo nome sino al  1927) nel 1895 venne retta  dal comm. Pasquale Sclafani Fanara sino al 28 luglio e dal marchese Ignazio Giambertoni dal 10 agosto. Prefetto era Anarratone e deputato il marchese Contarini eletto al parlamento nel 1892 ed  esponente di spicco delle forze moderate, più tardi verrà nominato senatore dal  Re  )

La città lentamente si era lasciata  alle  spalle  lo stato d’assedio proclamato dal presidente del

miniera ciavolotta

Consiglio Francesco Crispi per sopprimere il movimento operaio e contadino dei  fasci siciliani   e   adesso  le  autorità  politiche   tentavano   di normalizzare  la situazione. Il fenomeno più grave da  registrare nel 1895 è l’emigrazione crescente, la chiusura di molte  miniere costringeva tanti a lasciare la Sicilia.

Nuove  speranze suscitava la decisione del governo  nazionale  di potenziare   la  rete  ferroviaria  Nel  marzo  del   1895   gli amministratori agrigentini premono perchè nell’appalto del troncoferroviario  Castelvetrano­  Porto Empedocle  siano  comprese  le diramazioni Girgenti­ Favara e Canicattì­ Naro Le loro richieste verranno esaudite solo molti anni dopo.

contarini luigi
contarini luigi

Il  25  maggio  si svolgono le nuove  elezioni  politiche  Viene rieletto  deputato  nel Collegio di Girgenti  il  marchese  Luigi Contarini  in  quello  di Licata Filì Astolfone  in  quello  di Sciacca   il  dott Giuseppe Licata in quello di  Bivona  Nicolò Gallo e in quello di Aragona Francesco Crispi.In autunno viene annunciato che verrà realizzato un progetto  per la  conduttura  dell’acqua  di  Bonamorone  a  Girgenti  ma  il progetto  non arriva in Consiglio Comunale perchè intorno a quelle acque c’erano notevoli interessi .L’ufficio tecnico comunale  però si giustifica parlando di difficoltà tecniche insormontabili. Così i  loschi  interessi hanno ancora la meglio sui  bisogni  primari degli agrigentini.

Alla fine dell’anno i cattolici agrigentini guidati da monsignor Sclafani  danno  vita  ad  una  cassa   rurale  denominata  “San Gerlando”  con l’intento di sconfiggere l’usura che in tutta  la provincia  manda  in  lastrico  centinaia  di  piccoli  e  grandi agricoltori e commercianti.

Categoria: Attualità, Storia AgrigentoTag: agrigento storia

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