La Sicilia, quest’isola pur troppo bella, perchè Iddio vi profuse tutti i suoi tesori, quest”aurea conchiglia del Mediterraneo, è stata mai sempre il teatro di grandi avvenimenti, la mira di tutti i Monarchi di Europa, che hanno agognato a conquistarla
; onde si è, che nei vari periodi Ella fu vista or sotto una dominazione or sotto un’altra, talora invasa da popoli barbari, dominata da varie religioni, caduta nella miseria, risorta alla grandezza, ed a vicenda piombare in quella e sublimarsi in questa.
Agrigento, nostra patria ed una delle più cospicue città dell’isola, ha subito naturalmente le stesse e varie vicissitudini, ed in questi cataclismi sociali e morali ha trovato delle menti benefìche che l’han saputo guidare pel retto sentiero, degl’ingegni maravigliosi che l’han saputo illustrare.
Prima dell’èra volgare, Empedocle la salvava dalla insolenza degli Aristocratici e svelava le loro congiure ordite a danno della repubblica, la liberava da una fatale epidemia tagliando la Rupe Atenea, la moralizzava.
Gellia colla sua ricchezza e munificenza la faceva divenire famosa nel mondo, ed altri con altre opere la difesero, la nobilitarono, l’illustrarono.
La nascita del cristianesimo ad Agrigento
Sorto il Cristianesimo, Agrigento diviene ancor essa teatro di più grandi avvenimenti: persecuzioni , irruzioni di popoli barbari, fraterne discordie, contrasti tra la nuova religione e il paganesimo, guerre tra la virtù ed il vizio, tra la verità e l’errore, tra la ragione e il cuore.
A difenderla in queste lotte sorsero degli uomini grandi, fra’ quali dobbiamo collocare in un posto primario i suoi Vescovi, ch’ella fortunatamente si ebbe fin dai primordi del Cristianesimo, dai quali, col progresso del tempo, fu abbellita, civilizzata, moralizzata ed arricchita di famosi monumenti di dottrina e di carità.
Il Seminario dei Chierici, il Collegio dei Santi Agostino e Tommaso, il Convitto degli Oblati, l’Orfanotrofio, la pubblica Biblioteca e quella del Seminario, il Monte di Pietà e il Monte Agrario, l’abbellimento della città, il Molo, la floridezza del commercio e cento altre cose, sono monumenti pur troppo gloriosi per la patria nostra.
Notizie sui sette santi vescovi
Lo svolgimento di queste materie potrebbe formare oggetto di altro lavoro; ma per ora mi sono ristretto a raccogliere alcune notizie sui sette Santi Vescovi, che occuparono la Sede Agrigentina. Nessuno ha finora intrapreso questo lavoro, quanto utile ed interessante, altrettanto difficile e molto più glorioso per la patria nostra, qualora si voglia aver riguardo, che fra i sette Ss. Vescovi, quattro sono girgentini
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